Dopo il successo riscosso al Festival dei 2Mondi di Spoleto, in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicatale, Virginia Reiter, a 150 anni dalla sua nascita, ottiene un nuovo prestigioso riconoscimento istituzionale qual è la Medaglia del Presidente della Repubblica italiana.
L’onorificenza attribuita al 150° Virginia Reiter giunge a pochi giorni dalla scomparsa di Giuseppe Bertolucci, ideatore del Festival Virginia Reiter, in scena a Modena dal 2007 a oggi con cadenza biennale, e incentrato sul “lavoro dell’attrice”, sottotitolo della manifestazione, come ideale sviluppo sul territorio emiliano del Premio Virginia Reiter, istituito nel 1997 e rivolto alle nuove promesse del teatro italiano.
Il riconoscimento presidenziale attribuito alla manifestazione che, assieme alla città di Modena, che con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, celebra quest’anno la più importante attrice modenese di sempre, getta nuova luce sull’importanza di una figura emblematica del teatro naturalistico italiano, e sul lavoro di promozione del talento giovanile svolto inizialmente da ERT e Amici dei Teatri di Modena, e dal 2005 dall’Associazione Virginia Reiter, nata per volere della famiglia dell’artista.
Il programma di attività del 150°, inaugurato quest’anno nel giorno della nascita dell’attrice, il 16 gennaio, con una celebrazione solenne nel Duomo di Modena, è attualmente in corso con l’allestimento della mostra spoletina, e toccherà il suo apice in occasione della nona edizione Premio Virginia Reiter.
L’allestimento dal titolo Virginia Reiter - La scena, la gloria, la vita del Festival dei Due Mondi di Spoleto, in collaborazione con il Museo Teatrale Burcardo della SIAE e l’Associazione Virginia Reiter di Modena, con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Città di Modena e della Provincia di Roma sarà accessibile fino alla chiusura della manifestazione spoletina, il 15 luglio (orari di apertura al link www.festivaldispoleto.com
Dotata di una vocazione filodrammatica irresistibile e di una voce melodiosa, oltre che di un’affascinante femminilità, Virginia Reiter si distinse per la sua capacità di entrare in comunicazione con il pubblico. La forza espressiva della sua recitazione fu il fulcro dell’originale impulso da lei impartito allo sviluppo del teatro italiano, agli albori della contemporaneità. Adorata dal pubblico e da intellettuali come Marco Praga e Guido da Verona, ammirata dalle colleghe Sarah Bernardt ed Eleonora Duse, Virginia Reiter precorse tempi e mode, diventando inoltre capocomica e impresaria, prima fra tutte in Italia. La naturale versatilità che le consentiva di passare con pari intensità dalla pochade alla tragedia è indice della modernità del suo approccio al testo; tanto si richiede a un’attrice oggi, le cui aspirazioni, spesso, non si limitano alla sfera teatrale, ma anche cinematografiche e televisive.